La prescrizione di un farmaco attivo sulle funzioni psichiche (psicofarmaco) avviene nella relazione medico-paziente. Tale relazione è costituita sia dal medico che dal paziente nel rispetto delle differenti competenze.
La prescrizione ha l’obiettivo di agire sui sintomi, cioè sulle manifestazioni ultime di una patologia, e non direttamente sulle cause.
Esiste un tempo teorico necessario per la comparsa di effetti positivi di uno psicofarmaco ed è un tempo relativo al meccanismo di azione del farmaco. Il tempo reale di azione del farmaco è però determinato anche dalla relazione medico-paziente.
Una terapia psicofarmacologica deve avere una durata che generalmente coincide con la risoluzione dei sintomi. Da ciò deriva che una terapia “ad vitam” è da considerarsi una terapia errata.